
2019, ISBN: 9788481814262
Cesena: Il Vicolo, 2016. Atene-Grecia, Istituto Italiano di Cultura, Patission [28 Oktovriou]47, 15 - 30 settembre 2016. Technohoros Art Gallery 4 Lambessi & Makriyanni str, 14 sett… Altro …
Cesena: Il Vicolo, 2016. Atene-Grecia, Istituto Italiano di Cultura, Patission [28 Oktovriou]47, 15 - 30 settembre 2016. Technohoros Art Gallery 4 Lambessi & Makriyanni str, 14 settembre - 8 ottobre 2016. Testi di Giovanni Giannucci, Gian Ruggero Manzoni. Testo Italiano, Greco e Inglese. Cesena, 2016; br., pp. 145, ill. b/n, cm 23x16. Il catalogo - trilingue (italiano/greco/inglese) - documenta tutte le opere della mostra Marisa Zattini "di-segni" o delle trasmutazioni (Atene, Technohoros Art Gallery, Istituto Italiano di Cultura). Il volume è impreziosito con copertina e alcune sezioni stampate su carta argento specchiata. L'artista-architetto Marisa Zattini presenta un corpus di opere recenti dedicato al tema fantastico/naturalistico delle mandragore, degli erbari-bestiari e di ali selvatiche - dedicate al mito di Icaro - in dialogo con "controcanti" trasmutativi realizzati a getto d'inchiostro su lastre di alluminio trattate a specchio. Il materiale sui quali l'artista interviene "con china e pennino" è costituito da lettere originali antiche che vanno dal 1800 al 1833 circa, per ricomporre un ideale dialogo identitario, metastorico, estremamente interessante. A queste si aggiungono alcuni fogli inediti con interventi letterari di poeti greci e disegni di Marisa Zattini parallelamente alle Mandragore e agli Erbari/Bestiari che compongono "L'indole della Res". Testi critici di: Giovanni Ciucci, Gian Ruggero Manzoni. Contributi di: Enrico Bertoni, Veronica Crespi. Prosa poetica di: Fabrizio Parrini., Il Vicolo, 2016, 0, Firenze: Casa Editrice Leo S. Olschki, 2012. Firenze, 2012; br., pp. XVIII-224, ill. b/n, cm 18x24,5. (Biblioteca di Bibliografia Italiana. 195). L'affascinante e accidentata vicenda della biblioteca del convento, rimasta immune dalle soppressioni ottocentesche, ricostruita alla luce del patrimonio librario (circa 18.000 volumi, fra cui una trentina di incunaboli e oltre 600 edizioni del XVI secolo) e del materiale documentario rintracciato in fondi archivistici. Una storia di uomini e libri che si snoda tra lasciti, donazioni, inventari e cataloghi sette-ottocenteschi che restituiscono il volto di una libraria conventuale fin qui sconosciuta. Presentazione di R. M. Borracini., Casa Editrice Leo S. Olschki, 2012, 0, Venezia: Marcianum Press, 2010. Venezia, 2010; br., pp. 168, cm 16x23. (Anedocta Veneta. 2). Il patrimonio incunabolistico della biblioteca del Seminario Patriarcale di Venezia ammonta a 91 incunaboli. La schedatura proposta in questo volume è stata effettuata secondo criteri aggiornati e dettagliati da uno studioso specializzato nel libro antico, che ha catalogato il materiale arricchendo e correggendo i dati già noti ed evidenziando, tra l'altro, la presenza in alcuni incunaboli di varianti di stampa sconosciute., Marcianum Press, 2010, 0, Olschki. cm. 17 x 24, vi-104 pp. Istituto nazionale di studi sul Rinascimento - Quaderni di ?Rinascimento? Ottocento microfilm conservati presso l'Istituto e provenienti da oltre 50 biblioteche. Il materiale ? ordinato alfabeticamente, per autore, opera e tema. Il volume ? corredato di un indice dei manoscritti e delle stampe antiche. 230 gr. vi-104 p. . nuovo. Rilegato. 1995., Olschki, 1995, 0, Firenze: Polistampa, 2010. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, 16 novembre - 31 dicembre 2010. A cura di Contorbia F. Firenze, 2010; br., pp. 256, ill. b/n, cm 17x24. Il catalogo della mostra allestita presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dal 16 novembre al 31 dicembre 2010 presenta giornali e riviste lì conservati. Si tratta di materiale raramente esposto e di grandissimo interesse per gli storici e per le scuole, che può attrarre per il suo valore storico anche l'interesse del grande pubblico. Le quasi duecento immagini riprodotte restituiscono la sfaccettata fisionomia della stampa fiorentina nel cruciale triennio compreso tra la caduta del fascismo e l'avvento della Repubblica fissando la fenomenologia di una stagione memorabile della storia di Firenze. Il periodo scelto è di particolare importanza per la storia della città: nascono testate come "Oggi e domani", foglio del Partito d'Azione, "Socialismo", cui lavorò il futuro sindaco di Firenze Gaetano Pieraccini e "La Nazione del popolo", organo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. Quest'ultima, il cui primo numero esce l'11 agosto 1944, giorno della liberazione di Firenze, sarà diretta da personalità come Vittore Branca per la Democrazia Cristiana e Carlo Levi per il Partito d'Azione, insieme agli esponenti del partito liberale, socialista e comunista. Nelle pagine dei giornali e delle riviste pubblicate prima e dopo la liberazione del capoluogo rivivono le fasi tragiche ed esaltanti della vita di una città segnata indelebilmente dai lutti e dagli orrori della guerra e tuttavia proiettata in un futuro assai più luminoso che figure come Montale, Gadda, Saba o Calamandrei contribuiscono a prefigurare., Polistampa, 2010, 0, Milano: Galleria Ruggerini e Zonca, , 1994. Brossura (wrappers). Ottimo (Fine). Dedica e firma autografe dell'Autore (Inscribed and signed by the Author). Catalogo di mostra, gennaio - febbraio 1994. Con 16 ill. a colori e attività espositiva. 4to. pp. 50. Dedica e firma autografe dell'Autore (Inscribed and signed by the Author). Ottimo (Fine). ., Galleria Ruggerini e Zonca, 1994, 0, Olschki. cm 17 x 24, xviii-224 pp. con 15 figg. n.t. Biblioteca di bibliografia italiana L?affascinante e accidentata vicenda della biblioteca del convento, rimasta immune dalle soppressioni ottocentesche, ricostruita alla luce del patrimonio librario (circa 18.000 volumi, fra cui una trentina di incunaboli e oltre 600 edizioni del XVI secolo) e del materiale documentario rintracciato in fondi archivistici. Una storia di uomini e libri che si snoda tra lasciti, donazioni, inventari e cataloghi sette-ottocenteschi che restituiscono il volto di una libraria conventuale fin qui sconosciuta. The fascinating story of the friary library, escaped to the XIXth century suppressions, is chronicled with the help of its book collection (nearly 18.000 volumes, among which thirty incunabula and 600 editions of the XVIth century) and the documents found in its archives. It is a story of men and books that unravels through legacies, donations, inventories and XVIII-XIXth century catalogues, depicting the portrait of a hitherto unknown monastic library. 464 gr. xviii-224 p. . nuovo. Rilegato. 2012., Olschki, 2012, 0, Torino: Umberto Allemandi e C., , 2009. Brossura (wrappers). Perfetto (Mint). Catalogo della mostra itinerante tenutasi presso: 1. Mus'a Pinacoteca al Capoleno, Sassari, 24 aprile - 14 giugno 2009; 2. Compendio Garibaldino di Caprera, La Maddalena, 14 giugno - 30 agosto 2009. Testi di Lucia Arbace, Laura Donati, Silvia Zappalà, Tiziana Macaluso, Emanuele Capozzi, Pietro Usai. Numerose fotografie e illustrazioni in bianco e nero. Bibliografia, Catalogo delle opere esposte. 8vo (cm 28x24). pp. 112. Perfetto (Mint). . Un importante corpus di documenti e disegni, appartenuto all'Eroe dei Due Mondi o ai suoi familiari, è conservato presso il Compendio Garibaldino a La Maddalena. Stupefacente è soprattutto il materiale fotografico, sottoposto a un accurato restauro, dal quale emerge la statura dell'eroe a anche la modernità della sua visione, già consapevole dell'importanza di una divulgazione strategica della propria immagine. Viene pubblicato inoltre, per la prima volta, l'inventario dei beni di Giuseppe Garibaldi nellisola (1882)., Umberto Allemandi e C., 2009, 0, Pescara: Carsa Edizioni, 2012. Pescara, 2012; br., pp. 384, ill. e tavv. b/n, cm 21x28. (Opus. I saggi. 20). Le multiformi espressioni costruttive ecclesiastiche e religiose impegnano da sempre la riflessione critica e, con particolare interesse dall'epoca moderna a oggi, la comprensione e la sistemazione storiografica di tutto ciò che, in tal senso, è "architettura". Il volume affronta nelle sue specificità il tema delle costruzioni dei seminari istituiti nel 1563 dal concilio di Trento. La prima parte offre uno sguardo sui caratteri istituzionali e la diffusione materiale dei seminari vescovili nel mondo cattolico post-tridentino, nonché sui suoi modelli di riferimento. Il secondo capitolo si sofferma su come il canone tridentino sia stato integrato dai commentatori ecclesiastici circa il modo di concepire e organizzare l'edificio. Il terzo capitolo delinea un quadro del fenomeno marchigiano sino al tardo Ottocento, dopo la traumatica svolta dell'Unità d'Italia. Negli otto capitoli della seconda parte vengono esaminati alcuni singoli casi. Seguono le schede di un catalogo generale dei seminari vescovili marchigiani e una serie di documenti, perlopiù inventari, sulle dotazioni degli ambienti. Completano il volume ampie rassegne bibliografiche a carattere generale e particolare., Carsa Edizioni, 2012, 0, Roma: Gangemi Editore, 2011. A cura di Consuelo Lollobrigida. Saggi di Annalia Delneri, Andrea Emiliani, Mary Newcome Schleier, Anna Orlando, Angela Tecce, Francesco Petrucci. Testo Italiano/inglese. Roma, 2011; br., pp. 80, ill. e tavv. col., cm 21x30. (Arte, Disegno, Rilievo, Design). Guido Reni, il Domenichino, Vanvitelli e Canaletto sono solo alcuni degli artisti presenti nella raccolta che offre una visione unica e imperdibile di capolavori, una selezionata varietà di opere ricercate con vero senso della bellezza e dell'arte. Il catalogo dell'edizione TEFAF Maastricht 2011 testimonia lo sforzo di antiquari e studiosi nel contribuire al recupero materiale e filologico di alcune opere d'arte, provenienti da prestigiose collezioni europee ed eccezionalmente riunite e mostrate come all'interno di una raffinata galleria settecentesca per offrire al visitatore un angolo di eterna meraviglia. Cesare Lampronti partecipa alle più importanti mostre pubbliche di antiquariato sia in Italia che all'estero, tra cui la Biennale des Antiquaires a Parigi e TEFAF a Maastricht., Gangemi Editore, 2011, 0, Firenze: Mauro Pagliai Editore, 2008. Firenze, Archivio di Stato, 9 dicembre 2008 - 14 marzo 2009. A cura di R. Cardini e P. Viti. Firenze, 2008; cartonato, pp. 384, ill. b/n, cm 24x31. (Cataloghi e Mostre). Catalogo dell'omonima mostra tenutasi presso l'Archivio di Stato di Firenze dal 9 dicembre 2008 al 14 marzo 2009. Il volume, in onore di Coluccio Salutati, non vuole solo celebrare il ruolo fondamentale che egli ebbe nella stagione culturale dell'Umanesimo civile, ma soprattutto riscoprire la dimensione politica di una vita e una produzione letteraria dedicate con forte presenza ideologica e operativa a Firenze. La restituzione di un Salutati a tutto tondo, pur rimanendo centrale il tema che dà il titolo alla pubblicazione, è merito di eccellenti studiosi e curatori, i quali hanno selezionato con competenza critica il cospicuo e prezioso materiale documentario conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze che illumina da diverse prospettive il profilo di un intellettuale e uomo del suo tempo e, al contempo, apre nuove prospettive di indagine sulla cancelleria e sulla struttura delle istituzioni politiche fiorentine, sulla tipologia di lettere e trattati nella Firenze tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento. Gli interessanti contributi scavano a fondo una personalità eclettica, ingegnosamente protesa verso una nuova mentalità, fino a divenire antesignano della montante avanguardia umanistica, fino a sostenere l'alto significato civile e culturale della ricerca filologica e umanistica, la promozione della lingua e della letteratura greca, il recupero e lo studio dei classici. È però fondamentale ricordare che la divulgazione della nuova cultura umanistica e la coltivazione di importanti rapporti con i più autorevoli esponenti della cultura europea fu possibile grazie alla lunga permanenza del Salutati ai vertici degli uffici della Repubblica, dove incarnò la figura del Cancelliere fiorentino per eccellenza e levò la sua parola con più strenua vis polemica di ogni altra arma per salvare dalle mire dispotiche la città di Firenze, inespugnabile fortezza della libertas Italiae, per difendere con intima convinzione il dono divino della libertà, la vita attiva, la democraticità, il senso dello stato e l'impegno civile., Mauro Pagliai Editore, 2008, 0, Soveria Mannelli: Città Calabria, 2011. A cura di V. De Francesca. Soveria Mannelli, 2011; br., pp. XXVII-336, ill. Festina lente - "Affrettati lentamente" - è il motto scelto da Aldo Manuzio, il rivoluzionario tipografo veneziano vissuto all'inizio del '500, per sintetizzare le qualità necessarie al lavoro di stampa dei libri. Ma Festina lente è anche, implicitamente, l'imperativo che guida il lavoro del bibliotecario contemporaneo impegnato a gestire il patrimonio librario dei secoli passati: la lentezza e la cura del dettaglio dovute a descrivere un materiale prezioso e affascinante, unite alla rapidità imposta dalla gestione informaticadelle informazioni catalografiche. Il Cinquecento è il secolo durante il quale la grande rivoluzione di Gutenberg fa sentire con chiarezza il suo peso culturale ed economico alla società europea. Questo catalogo descrive in un modello short title intuitivo ed amichevole il patrimonio di edizioni del XVI secolo conservato nella Biblioteca Comunale "Filippo De Nobili" di Catanzaro. Due estremi distanti cinque secoli, uniti da un tramite che è insieme protagonista e narratore di una storia densa e poliedrica: il libro antico., Città Calabria, 2011, 0, Soveria Mannelli: Rubbettino Editore, 2018. A cura di Enzo La Pera. Soveria Mannelli, 2018; br., pp. 62, ill. col., cm 16x23. (Arte Contemporanea. Testi, Saggi e Monografie). Lorenzo Tornabuoni è un pittore che ho sempre amato, da quando me lo ha fatto conoscere un gallerista, il catanese Franco Collica, col quale avevo frequenti contatti. Tornabuoni è uno dei grandi artisti figurativi della seconda metà del '900, uno dei pittori della cosiddetta "Generazione di Mezzo"; e penso a Gianquinto, Maselli, Clerici, Forgioli, tutti artisti che mi accomunavano al mio amico siciliano, col quale spesso mi accompagnavo nei suoimiei vagabondaggi d'arte alla ricerca di dipinti ed emozioni. Ricordo con piacere le visite sopratutto a Cortale da Andrea Cefaly, a Napoli da Emilio Notte e a Roma, a Trastevere da Tornabuoni. Lorenzo lavorava per lo più su tela libera dal telaio, appesa al muro, oppure su truciolare; soggetti preferiti delle sue opere sono figure nell'atto d'amore, vogatori, atleti. Questo corpus di disegni sono appartenuti a un amico dell'artista, l'attore Jorge Krimer; sono, schizzi, fogli d'album di rapida esecuzione, alcuni degli anni '70 del secolo scorso, altri della fine degli anni '90, quando Tornabuoni, a seguito dell'infarto che lo aveva colpito e della malattia cardiaca, costretto a letto e a frequenti ricoveri, aveva lasciato la pittura e realizzava quasi esclusivamente disegni e acquerelli. Il disegno in Italia non sempre ha avuto la considerazione dell'opera su tela. Oggi anche da noi questa distinzione manichea tende a scomparire; sempre di più si organizzano mostre di opere su carta, e molte gallerie propongono solo disegni acquerelli pastelli. La carta! Un materiale antico che ha contribuito a diffondere bellezza, cultura, arte: Angelico Lippi Pollaiolo, e poi Verrocchio Botticelli Perugino Leonardo Raffaello Michelangelo, e ancora Pisanello Mantegna Bellini Carpaccio Tiziano, tanto per citare artisti di tempi lontani che hanno operato su carta; carte conservate nei grandi musei di tutto il mondo, gli Uffizi a Firenze, il British a Londra. Ma mentre il disegno un tempo non veniva prodotto per essere incorniciato e appeso al muro, i disegni di oggi chiedono di essere incorniciati e appesi per far bella mostra di sè nei salotti di raffinati collezionisti. Tornabuoni è stato un eccellente disegnatore: Giovanni Testori lo preferiva al pittore; mentre Giorgio Di Genova sostiene che "per il suo innato temperamento s'è dedicato molto anche al pastello e non ha trascurato la litografia". E ancora: "Il corpo, così, è progressivamente divenuto il "topos" del discorso di Tornabuoni e, siccome l'epifania dell'amore avviene attraverso gli atti e gli atteggiamenti del corpo, ecco il tema della coppia e degli amanti, che nell'ambito del suo culto della forma costruita attraverso una pazienza che nel disegno ha il suo punto di forza, per cui gli esiti plastici finiscono per essere descritti anzichè resi pittoricamente." Voglio sperare che questo quaderno sia l'inizio per un discorso più serio e importante sulla figura dell'artista e, perchè no?!, un viatico per la compilazione del catalogo generale delle sue opere., Rubbettino Editore, 2018, 0, Crocetta del Montello: Terra Ferma, 2017. Venezia, Accademia di Belle Arti, 18 giugno - 30 settembre 2016. A cura di Gloria Vallese. Testo Italiano e Inglese. Crocetta del Montello, 2017; br., pp. 221, ill. col., cm 22x29. La mostra trae origine dallo studio di Gloria Vallese sui significati inattesi della rappresentazione scultorea dell'arcone inferiore del portale, sottarco e ghiera della Basilica di San Marco a Venezia. Il cielo stellato ha orientato naviganti e ritmato il lavoro agricolo; ha ispirato cosmologie, filosofie e religioni. Il catalogo è uno strumento indispensabile per ripercorrere il "viaggio virtuale", l'esperienza estetica e conoscitiva della mostra, rafforzando la consapevolezza dell'intreccio straordinario di linguaggi e simboli che ha dato vita e forma alla nostra cultura materiale e immateriale., Terra Ferma, 2017, 0, Roma: ICCU, 1997. A cura di Ministero beni culturali e ambientali e Sardegna Regione. Roma, 1997; br., pp. X-402, cm 18x24,5. (Catalogo delle Biblioteche d'Italia). Le biblioteche, all'interno del volume, sono ordinate per comune. Ogni scheda riporta le seguenti informazioni: codice, denominazione, indirizzo e numero di telefono; ente di appartenenza; data di fondazione; tipo di edificio; tipologia funzionale e campi di specializzazione; orario di apertura; accesso; periodo di chiusura; servizi attivi; sezioni speciali; patrimonio librario; fondi speciali; cataloghi; cataloghi speciali; spogli di materiale bibliografico; norme di catalogazione; cataloghi collettivi; comunicazioni. Segue una nota bibliografica. Gli indici consentono la ricerca per denominazione, per località, per specializzazione, per codice e per denominazione di fondo., ICCU, 1997, 0, Roma: De Luca Editori d'arte, 2006. A cura di Cardano N. Tivoli, Villa d'Este, Maggio - Ottobre 2006. Roma, 2006; br., pp. XXXI-85, ill. b/n e col., cm 21x24. La mostra, curata da Giorgio de Marchis, Maria Vittoria Marini Clarelli e Nicoletta Cardano, propone una lettura - itinerario della scultura italiana degli ultimi dieci anni attraverso la scelta di circa dieci opere di recente realizzazione o create appositamente per l'occasione. I lavori saranno esposti negli spazi all'aperto di Villa d'Este a Tivoli, uno dei capolavori dell'architettura italiana del Cinquecento, da maggio a ottobre 2006, nel momento di massimo splendore del suo giardino all'italiana. Ogni artista allestirà in un luogo prestabilito del parco, secondo un progetto di stretta e reciproca relazione, per stimolare una riflessione sul linguaggio plastico contemporaneo utilizzando i materiali più diversi: dal ferro all'acciaio, alla plastica, al vetro, alla ceramica. Si prevede l'esposizione nell'appartamento al piano terra dei progetti delle opere espose (disegni, fotografie, piccole sculture) e di materiale fotografico e documentario di presentazione dei diversi artisti. Oltre al catalogo saranno pubblicate piccole monografie dedicate ai singoli autori e all'opera in mostra, tutti editi per i tipi della De Luca. Gli scultori presenti all'evento sono: Lucilla Catania, Umberto Cavenago, Nedda Guidi, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Marcello Mondazzi, Luigi Ontani, Giuseppe Spagnulo, Mauro Staccioli., De Luca Editori d'arte, 2006, 0, San Casciano V.P.: Libro Co. Italia, 2013. A cura di Bernocchi F. e Montagano A. Prato, Spazio Mostre Valentini, 9 novembre 2013 - 12 gennaio 2014. San Casciano V.P., 2013; br., pp. 96, ill. b/n e col., tavv., cm 22x21. Moneta e Devozione è una piccola mostra, originale e preziosa. È uno scrigno di storie, di poteri e di commerci, di fede e di viaggi, di uomini illustri e di umili pellegrini. È anche un omaggio agli artigiani orafi toscani del Medioevo e del Rinascimento, idealmente collegato a quello dedicato ai grandi maestri dell'Officina pratese, grazie alla riapertura di Palazzo Pretorio. Questo catalogo arricchisce la mostra di approfondimenti e curiosità, consentendo uno sguardo sulla Prato di allora: non solo vitale centro economico ma, grazie alla sacra cintola, anche meta importante di pellegrinaggi, fucina potente di creatività e di bellezza. Una Prato che oggi abbiamo il dovere di valorizzare e far conoscere, anche nei suoi tesori più nascosti, con cura e passione. Come Francesco Bernocchi, Angelo Petrai, Alessio Montagano e Veronica Vestri hanno fatto, non solo in questa occasione. Oltre alle splendide monete, oltre all'importanza documentaria e storica del materiale esposto, la mostra e il suo catalogo sono quindi la testimonianza di un altro valore, mai come oggi prezioso per Prato: la generosità nel mettere a disposizione degli altri il proprio patrimonio di conoscenze e di energie, l'impegno disinteressato per il bene comune. Che siano d'esempio, Francesco, Angelo, Alessio e Veronica: non servono "monete" per ripagare il loro appassionato lavoro, la gratitudine è invece doverosa., Libro Co. Italia, 2013, 0, Firenze: Aska, 2013. Montevarchi, Il Cassero per la scultura, 8 giugno - 8 settembre 2013. Napoli, 2013; br., pp. 144, ill. b/n e col., tavv. col., cm 21x27. (Cataloghi). Il catalogo di "Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un percorso nella scultura italiana sul filo della materia", ci guida per quasi un secolo di storia dell'arte e ci fa comprendere come il progresso in campo industriale e la necessità di commercializzare le materie prime rinvenute dalla scienza sul territorio, ben si coniugano con la sperimentazione nel campo artistico. L'indagine precisa, la domanda sul "da quando" si utilizza l'alluminio per la scultura: da un lato la sua presenza costante e diffusa nel contemporaneo, potremmo dire quasi privilegiata, sbandierato come se tale metallo fosse il simbolo più evidente della ricerca plastica attuale, ignorando, di fatto, il suo utilizzo costante nel secolo precedente; dall'altro l'esistenza di capolavori in alluminio che si scalano con regolarità per tutto il corso del Novecento italiano e che rendono questo materiale un medium, in qualche modo, ormai "tradizionale" al pari del bronzo, del marmo o della terracotta, in perfetta sintonia cronologica ed espressiva con quanto è avvenuto nella produzione artistica internazionale., Aska, 2013, 0, Poggibonsi: Carlo Cambi Editore, 2017. A cura di Buscaroli B. Poggibonsi, 2017; cartonato, pp. 196, ill. La scultura si presenta come misura dello spazio, come forma possibile che si esercita su un limite e svela la propria misura. Un processo nel quale sembrano convivere la dimensione del progetto e quella dell'utopia; regola e passione; virtù e furore. Chi pensa che la scultura sia immobile deve ricredersi, perché ogni forma, nella sua apparente staticità, in verità muta continuamente fino a trasfigurarsi, capovolgersi, decomporsi. La sua linfa è la luce, il suo abito è la risposta. È interessante indagare il materiale con cui l'artista ha deciso di proporre la propria poetica: pietra, metallo, legno, materiali sintetici sono il colore delle emozioni, non soltanto l'abito della forma. E lo stesso colore dell' "abito" sembra mutare sotto l'influsso inesorabile del tempo che lo aggredisce. Non solo; si manifesta anche il tentativo di produrre il movimento, quasi generando la sensazione di poterlo provocare. Alcuni degli artisti in catalogo sono: Sandro Chia, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Nino Franchina, Luigi Mainolfi, Marino Marini..., Carlo Cambi Editore, 2017, 0, Livorno: Edizioni Roberto Peccolo, 2005. A cura di Finizio L. P. Livorno, 2005; ril., pp. 122, ill. col., cm 31x33. "La recente opera di Giulio De Mitri si dichiara dall'interno del nuovouniverso di forme. Vi semina le sue proposizioni materiali, l'innesto di unanuova temperie d'immagine, sovente dura e asciutta negli assetti earticolazioni ma sottesa da simboli di memoria e significazioni primarie,umanisticamente anche ancestrali. Nella continuità che assorbe il passato, laricerca pesca al suo interno e ne modifica l'uso di pratiche e linguaggiconvertendoli a nuova vita. Col cambiare dei mezzi materiali mutano anche leforme e il loro veicolo di senso. Ricerca di particolare evidenza neltrascorso biennio 2002-2004, cui è dedicata la presente raccolta di testicritici." (Luigi Paolo Finzio), Edizioni Roberto Peccolo, 2005, 0, Torino: Umberto Allemandi e C., , 2007. Brossura (wrappers). Ottimo (Fine). Catalogo della mostra tenutasi presso il Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza 22 settembre - 30 novembre 2007. Testi di Jadranka Bentini e Franco Bertoni. Antologia critica (stralci di testo di Marco Vallora, Mario Quesada, Federica Pirani et al.) Alcune fotografie in bianco e nero. Numerose tavole a colori di cui alcune a piena pagina. Biografia di Anna Revendi e Bibliografia . 16mo (cm 19x18,5). pp. 120. Ottimo (Fine). . Giosetta Fiorno ha trovato nella ceramica un mezzo espressivo particolarmente consono al suo immaginario artistico: fantastico, onirico e fiabesco. Dal 1993 a oggi, Giosetta Fioroni ha realizzato le sue opere in ceramica a Faenza, nella Bottega d'Arte Ceramica Gatti, indicando inedite possibilità espressive e più liberi modi di utilizzo di un antico materiale e aggiungendo alla sua lunga e prestigiosa carriera artistica ulteriori e significativi momenti., Umberto Allemandi e C., 2007, 0, Torino, Tip. Enrico Schioppo, 1923. Formato in 16°; 16 pagine. Brossura editoriale spillata figurata. Catalogo di materiale ed attrezzature per apicoltori.. prima edizione. Brossura. ottimo/sovraccoperta., Torino, Tip. Enrico Schioppo, 1923, 0, Torino, Lattes, 1930 circa, 8vo brossura, pp. 125 complet. ill. (Collezione didattiche : medicina, botanica, zoologia, mineralogia, ecc. ecc.), 0, Albissola Marina: Vanilla Edizioni, 2019. Traduzione di R. Sadleir. Testi di Alberto Fiz. Testo Italiano e Inglese. Albissola Marina, 2019; cartonato, pp. 64, ill. col., tavv. col., cm 21x29. Catalogo della mostra "Bruno Ceccobelli. Doppia luce", E3 arte contemporanea, Brescia, 11 maggio - 29 giugno 2019, a cura di Alberto Fiz. L'esposizione è composta da opere del 2014 (Pupille e Iridi) e una selezione di lavori dal 1985 al 1990. "Ceccobelli va incontro ad un processo di continua trasformazione dove l'opera d'arte si sviluppa nella sua autonomia attraverso frammenti numerici, rituali simbolici, calligrafie impreviste, e meccanismi compositivi non convenzionali. Un'alchimia che passa attraverso l'uso di materiali differenti quali piombo, cenere, zolfo, cera. Ma anche fibra di carbonio, cartone, malta, tessuti o pennelli sporchi di colore. Tutti questi vanno incontro a una continua metamorfosi secondo un processo duplice dove l'artista affianca gli strumenti della propria ricerca di cui diventa complice. La pittura slabbrata, ferita, contaminata, non solo transita da un materiale all'altro, ma si adagia su ogni possibile supporto tridimensionale, spesso simile a un objet trouvé, come nel caso delle icone o dei retablo con cerniere a vista uscite da qualche cantina o arrangiate in maniera piuttosto approssimativa" (dal testo di Alberto Fiz), Vanilla Edizioni, 2019, 0, Firenze: Polistampa, 2019. Firenze, 2019; cartonato, pp. 230, ill. b/n e col., cm 19x25. Il catalogo raccoglie una nutrita selezione di materiale proveniente dall'archivio personale dell'artista pistoiese Giuseppe Bartolozzi, che da decenni condivide con Clara Tesi un lungo e articolato percorso artistico "a quattro mani" ed ha esposto in mostre sia personali che collettive, in Italia e all'estero, ottenendo premi e riconoscimenti., Polistampa, 2019, 0, Firenze: Polistampa, 2009. Livorno, Granai di Villa Mimbelli, 1 marzo - 17 maggio 2009. A cura di Stefano Bruni. Firenze, 2009; br., pp. 304, ill. b/n e col., cm 24x31. Catalogo della mostra aperta al pubblico dal primo marzo fino al 17 maggio 2009 presso i Granai di Villa Mimbelli a Livorno, il volume ricostruisce i diversi stadi evolutivi degli insediamenti del territorio livornese. Attraverso la riproduzione fotografica di vasellame, bronzi e morsi equini, busti, fibule, anelli, unguentari e coppe di bucchero, la pubblicazione offre un quadro completo della storia di Livorno e del suo territorio durante il periodo etrusco e l'età romana imperiale, prendendo in considerazione sia i materiali di antico ritrovamento sia la serie dei rinvenimenti effettuati negli ultimi anni nell'area della città e nelle immediate vicinanze. La raccolta riunisce un massiccio numero di reperti archeologici databili tra il XIII secolo a.C. e il VII secolo d.C. di grande importanza storica per la ricostruzione del passato livornese e non solo, in quanto sono compresi anche significativi lotti di materiale come quello rosellano, tarquiniese ed etrusco centro-meridionale., Polistampa, 2009, 0, Padova: Il Poligrafo, 2011. Padova, 2011; br., pp. 140, ill. b/n e col., cm 21x27. Questo catalogo presenta le opere dello scultore padovano Giancarlo Milani. Milani si è formato all'Accademia di Belle Arti di Venezia, avendo come maestri Alberto Viani e Venazio Crocetti. Nei primi anni Cinquanta, poco più che ventenne, è orientato verso un'arte figurativa che riecheggia la grande lezione rinascimentale di Donatello, ma anche Arturo Martini. Collabora poi con Amleto Sartori. Negli anni Sessanta, ottiene i primi prestigiosi incarichi per monumenti e sculture. Milani, oltre al marmo, privilegia il bronzo, materiale che permette di catturare la luce e di trasformarla in valore aggiunto per l'opera. Soggetti ricorrenti diventano le forme femminili, i cavalli e i cavalieri, le scene sacre. Agli inizi degli anni Settanta, il linguaggio scultoreo di Giancarlo Milani è attratto dai suggestivi rapporti vuotopieno di Henry Moore. La sua arte diventa più astratta ed essenziale. Ancora una volta, come testimoniano le immagini del volume, la sua scultura si traduce in un dialogo costante con la materia. Elemento comune resta sempre la valenza narrativa, l'aspirazione verso una forma ideale che negli ultimi anni condurrà Milani al recupero della dimensione figurativa. Questo catalogo rappresenta una completa introduzione ad una figura significativa del panorama artistico veneto e italiano contemporaneo., Il Poligrafo, 2011, 0, Roma: Quasar, 2018. Roma, 2018; br., pp. 280, ill. b/n, cm 21x29. (Reditus. Riflessioni di Archeologia. 1). La presenza umana tra l'Appennino e la valle del Po nel VI secolo a.C. ha costituito a lungo un «mal noto episodio», a causa dei caratteri elusivi delle sue testimonianze funerarie. I sepolcreti emiliani del periodo arcaico, emersi dal terreno fin dalla seconda metà dell'Ottocento, avevano attirato l'attenzione di generazioni di peletnologi ed etruscologi, senza però essere stati oggetto di indagini sistematiche. La recente scoperta di nuovi nuclei di tombe, in occasione dei lavori per il tratto Alta Velocità Milano-Bologna, ha indotto a riconsiderare il problema nella sua interezza, impostando un catalogo di siti e corredi funerari. Il loro inquadramento complessivo ha poi offerto l'occasione per una discussione delle diverse tipologie di materiale, e per una più ampia riflessione sui modelli interpretativi storico-sociali., Quasar, 2018, 0, Arezzo: Magonza Editore, 2016. Arezzo, 2016; ril., pp. 72, ill. col., cm 19x25. Il catalogo della mostra "Franco Giuli. Opere dal 2008 al 2016" - a cura di Bruno Corà al Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese di Roma, dal 7 luglio al 4 settembre 2016 - ripercorre, attraverso le immagini dei lavori esposti e un testo critico del curatore, le recenti opere dell'artista, le sperimentazioni materiche e gli sviluppi tridimensionali della forma pittorica. "Attraverso una raffinata ed esperta gestione del materiale cartonato, munito già del proprio colore e con sapienti interventi sottrattivi o additivi a collage, Giuli inscrive decisamente la sua azione nel solco di quel polimaterismo che ha avuto diverse anime, dal Futurismo al Costruttivismo, dal Dada al Materismo, riuscendo a definire una propria originale cifra visiva non priva di echi provocatori di sconfinamenti in ambiti plastici o perfino architettonici". Una biografia insieme a una selezione di mostre personali dal 1962 ad oggi e una serie di fotografie di archivio completano il volume., Magonza Editore, 2016, 0, 23x28. Editorial MINISTERIO DE CULTURA. Madrid, 2009. Catálogo de la exposición celebrada en el Archivo General de Simancas en conmemoración del IV centenario de la expulsión de los moriscos por Felipe III. Ofrece materiales de reflexión de una época en que, como la de los siglos XVI y XVII, se tiene que aprender a convivir con la presencia del que es y piensa diferente. Código EAN: 9788481814262., 0<
ita, i.. | Biblio.co.uk Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libri Antichi Arezzo F&C Edizioni, Libro Co. Italia, Studio Bibliografico Marini, Libri Antichi Arezzo F&C Edizioni, Studio Bibliografico Marini, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Studio Bibliografico Marini, Historia, Regnum et Nobilia, Libreria Piani snc, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, Libro Co. Italia, LIBRERÍA ANTICUARIA GALGO Costi di spedizione: EUR 14.36 Details... |

2009, ISBN: 9788481814262
23x28. Editorial MINISTERIO DE CULTURA. Madrid, 2009. Catálogo de la exposición celebrada en el Archivo General de Simancas en conmemoración del IV centenario de la e… Altro …
23x28. Editorial MINISTERIO DE CULTURA. Madrid, 2009. Catálogo de la exposición celebrada en el Archivo General de Simancas en conmemoración del IV centenario de la expulsión de los moriscos por Felipe III. Ofrece materiales de reflexión de una época en que, como la de los siglos XVI y XVII, se tiene que aprender a convivir con la presencia del que es y piensa diferente. Código EAN: 9788481814262., 0<
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2019, ISBN: 9788481814262
Cesena: Il Vicolo, 2016. Atene-Grecia, Istituto Italiano di Cultura, Patission [28 Oktovriou]47, 15 - 30 settembre 2016. Technohoros Art Gallery 4 Lambessi & Makriyanni str, 14 sett… Altro …
Cesena: Il Vicolo, 2016. Atene-Grecia, Istituto Italiano di Cultura, Patission [28 Oktovriou]47, 15 - 30 settembre 2016. Technohoros Art Gallery 4 Lambessi & Makriyanni str, 14 settembre - 8 ottobre 2016. Testi di Giovanni Giannucci, Gian Ruggero Manzoni. Testo Italiano, Greco e Inglese. Cesena, 2016; br., pp. 145, ill. b/n, cm 23x16. Il catalogo - trilingue (italiano/greco/inglese) - documenta tutte le opere della mostra Marisa Zattini "di-segni" o delle trasmutazioni (Atene, Technohoros Art Gallery, Istituto Italiano di Cultura). Il volume è impreziosito con copertina e alcune sezioni stampate su carta argento specchiata. L'artista-architetto Marisa Zattini presenta un corpus di opere recenti dedicato al tema fantastico/naturalistico delle mandragore, degli erbari-bestiari e di ali selvatiche - dedicate al mito di Icaro - in dialogo con "controcanti" trasmutativi realizzati a getto d'inchiostro su lastre di alluminio trattate a specchio. Il materiale sui quali l'artista interviene "con china e pennino" è costituito da lettere originali antiche che vanno dal 1800 al 1833 circa, per ricomporre un ideale dialogo identitario, metastorico, estremamente interessante. A queste si aggiungono alcuni fogli inediti con interventi letterari di poeti greci e disegni di Marisa Zattini parallelamente alle Mandragore e agli Erbari/Bestiari che compongono "L'indole della Res". Testi critici di: Giovanni Ciucci, Gian Ruggero Manzoni. Contributi di: Enrico Bertoni, Veronica Crespi. Prosa poetica di: Fabrizio Parrini., Il Vicolo, 2016, 0, Firenze: Casa Editrice Leo S. Olschki, 2012. Firenze, 2012; br., pp. XVIII-224, ill. b/n, cm 18x24,5. (Biblioteca di Bibliografia Italiana. 195). L'affascinante e accidentata vicenda della biblioteca del convento, rimasta immune dalle soppressioni ottocentesche, ricostruita alla luce del patrimonio librario (circa 18.000 volumi, fra cui una trentina di incunaboli e oltre 600 edizioni del XVI secolo) e del materiale documentario rintracciato in fondi archivistici. Una storia di uomini e libri che si snoda tra lasciti, donazioni, inventari e cataloghi sette-ottocenteschi che restituiscono il volto di una libraria conventuale fin qui sconosciuta. Presentazione di R. M. Borracini., Casa Editrice Leo S. Olschki, 2012, 0, Venezia: Marcianum Press, 2010. Venezia, 2010; br., pp. 168, cm 16x23. (Anedocta Veneta. 2). Il patrimonio incunabolistico della biblioteca del Seminario Patriarcale di Venezia ammonta a 91 incunaboli. La schedatura proposta in questo volume è stata effettuata secondo criteri aggiornati e dettagliati da uno studioso specializzato nel libro antico, che ha catalogato il materiale arricchendo e correggendo i dati già noti ed evidenziando, tra l'altro, la presenza in alcuni incunaboli di varianti di stampa sconosciute., Marcianum Press, 2010, 0, Olschki. cm. 17 x 24, vi-104 pp. Istituto nazionale di studi sul Rinascimento - Quaderni di ?Rinascimento? Ottocento microfilm conservati presso l'Istituto e provenienti da oltre 50 biblioteche. Il materiale ? ordinato alfabeticamente, per autore, opera e tema. Il volume ? corredato di un indice dei manoscritti e delle stampe antiche. 230 gr. vi-104 p. . nuovo. Rilegato. 1995., Olschki, 1995, 0, Firenze: Polistampa, 2010. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, 16 novembre - 31 dicembre 2010. A cura di Contorbia F. Firenze, 2010; br., pp. 256, ill. b/n, cm 17x24. Il catalogo della mostra allestita presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dal 16 novembre al 31 dicembre 2010 presenta giornali e riviste lì conservati. Si tratta di materiale raramente esposto e di grandissimo interesse per gli storici e per le scuole, che può attrarre per il suo valore storico anche l'interesse del grande pubblico. Le quasi duecento immagini riprodotte restituiscono la sfaccettata fisionomia della stampa fiorentina nel cruciale triennio compreso tra la caduta del fascismo e l'avvento della Repubblica fissando la fenomenologia di una stagione memorabile della storia di Firenze. Il periodo scelto è di particolare importanza per la storia della città: nascono testate come "Oggi e domani", foglio del Partito d'Azione, "Socialismo", cui lavorò il futuro sindaco di Firenze Gaetano Pieraccini e "La Nazione del popolo", organo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. Quest'ultima, il cui primo numero esce l'11 agosto 1944, giorno della liberazione di Firenze, sarà diretta da personalità come Vittore Branca per la Democrazia Cristiana e Carlo Levi per il Partito d'Azione, insieme agli esponenti del partito liberale, socialista e comunista. Nelle pagine dei giornali e delle riviste pubblicate prima e dopo la liberazione del capoluogo rivivono le fasi tragiche ed esaltanti della vita di una città segnata indelebilmente dai lutti e dagli orrori della guerra e tuttavia proiettata in un futuro assai più luminoso che figure come Montale, Gadda, Saba o Calamandrei contribuiscono a prefigurare., Polistampa, 2010, 0, Milano: Galleria Ruggerini e Zonca, , 1994. Brossura (wrappers). Ottimo (Fine). Dedica e firma autografe dell'Autore (Inscribed and signed by the Author). Catalogo di mostra, gennaio - febbraio 1994. Con 16 ill. a colori e attività espositiva. 4to. pp. 50. Dedica e firma autografe dell'Autore (Inscribed and signed by the Author). Ottimo (Fine). ., Galleria Ruggerini e Zonca, 1994, 0, Olschki. cm 17 x 24, xviii-224 pp. con 15 figg. n.t. Biblioteca di bibliografia italiana L?affascinante e accidentata vicenda della biblioteca del convento, rimasta immune dalle soppressioni ottocentesche, ricostruita alla luce del patrimonio librario (circa 18.000 volumi, fra cui una trentina di incunaboli e oltre 600 edizioni del XVI secolo) e del materiale documentario rintracciato in fondi archivistici. Una storia di uomini e libri che si snoda tra lasciti, donazioni, inventari e cataloghi sette-ottocenteschi che restituiscono il volto di una libraria conventuale fin qui sconosciuta. The fascinating story of the friary library, escaped to the XIXth century suppressions, is chronicled with the help of its book collection (nearly 18.000 volumes, among which thirty incunabula and 600 editions of the XVIth century) and the documents found in its archives. It is a story of men and books that unravels through legacies, donations, inventories and XVIII-XIXth century catalogues, depicting the portrait of a hitherto unknown monastic library. 464 gr. xviii-224 p. . nuovo. Rilegato. 2012., Olschki, 2012, 0, Torino: Umberto Allemandi e C., , 2009. Brossura (wrappers). Perfetto (Mint). Catalogo della mostra itinerante tenutasi presso: 1. Mus'a Pinacoteca al Capoleno, Sassari, 24 aprile - 14 giugno 2009; 2. Compendio Garibaldino di Caprera, La Maddalena, 14 giugno - 30 agosto 2009. Testi di Lucia Arbace, Laura Donati, Silvia Zappalà, Tiziana Macaluso, Emanuele Capozzi, Pietro Usai. Numerose fotografie e illustrazioni in bianco e nero. Bibliografia, Catalogo delle opere esposte. 8vo (cm 28x24). pp. 112. Perfetto (Mint). . Un importante corpus di documenti e disegni, appartenuto all'Eroe dei Due Mondi o ai suoi familiari, è conservato presso il Compendio Garibaldino a La Maddalena. Stupefacente è soprattutto il materiale fotografico, sottoposto a un accurato restauro, dal quale emerge la statura dell'eroe a anche la modernità della sua visione, già consapevole dell'importanza di una divulgazione strategica della propria immagine. Viene pubblicato inoltre, per la prima volta, l'inventario dei beni di Giuseppe Garibaldi nellisola (1882)., Umberto Allemandi e C., 2009, 0, Pescara: Carsa Edizioni, 2012. Pescara, 2012; br., pp. 384, ill. e tavv. b/n, cm 21x28. (Opus. I saggi. 20). Le multiformi espressioni costruttive ecclesiastiche e religiose impegnano da sempre la riflessione critica e, con particolare interesse dall'epoca moderna a oggi, la comprensione e la sistemazione storiografica di tutto ciò che, in tal senso, è "architettura". Il volume affronta nelle sue specificità il tema delle costruzioni dei seminari istituiti nel 1563 dal concilio di Trento. La prima parte offre uno sguardo sui caratteri istituzionali e la diffusione materiale dei seminari vescovili nel mondo cattolico post-tridentino, nonché sui suoi modelli di riferimento. Il secondo capitolo si sofferma su come il canone tridentino sia stato integrato dai commentatori ecclesiastici circa il modo di concepire e organizzare l'edificio. Il terzo capitolo delinea un quadro del fenomeno marchigiano sino al tardo Ottocento, dopo la traumatica svolta dell'Unità d'Italia. Negli otto capitoli della seconda parte vengono esaminati alcuni singoli casi. Seguono le schede di un catalogo generale dei seminari vescovili marchigiani e una serie di documenti, perlopiù inventari, sulle dotazioni degli ambienti. Completano il volume ampie rassegne bibliografiche a carattere generale e particolare., Carsa Edizioni, 2012, 0, Roma: Gangemi Editore, 2011. A cura di Consuelo Lollobrigida. Saggi di Annalia Delneri, Andrea Emiliani, Mary Newcome Schleier, Anna Orlando, Angela Tecce, Francesco Petrucci. Testo Italiano/inglese. Roma, 2011; br., pp. 80, ill. e tavv. col., cm 21x30. (Arte, Disegno, Rilievo, Design). Guido Reni, il Domenichino, Vanvitelli e Canaletto sono solo alcuni degli artisti presenti nella raccolta che offre una visione unica e imperdibile di capolavori, una selezionata varietà di opere ricercate con vero senso della bellezza e dell'arte. Il catalogo dell'edizione TEFAF Maastricht 2011 testimonia lo sforzo di antiquari e studiosi nel contribuire al recupero materiale e filologico di alcune opere d'arte, provenienti da prestigiose collezioni europee ed eccezionalmente riunite e mostrate come all'interno di una raffinata galleria settecentesca per offrire al visitatore un angolo di eterna meraviglia. Cesare Lampronti partecipa alle più importanti mostre pubbliche di antiquariato sia in Italia che all'estero, tra cui la Biennale des Antiquaires a Parigi e TEFAF a Maastricht., Gangemi Editore, 2011, 0, Firenze: Mauro Pagliai Editore, 2008. Firenze, Archivio di Stato, 9 dicembre 2008 - 14 marzo 2009. A cura di R. Cardini e P. Viti. Firenze, 2008; cartonato, pp. 384, ill. b/n, cm 24x31. (Cataloghi e Mostre). Catalogo dell'omonima mostra tenutasi presso l'Archivio di Stato di Firenze dal 9 dicembre 2008 al 14 marzo 2009. Il volume, in onore di Coluccio Salutati, non vuole solo celebrare il ruolo fondamentale che egli ebbe nella stagione culturale dell'Umanesimo civile, ma soprattutto riscoprire la dimensione politica di una vita e una produzione letteraria dedicate con forte presenza ideologica e operativa a Firenze. La restituzione di un Salutati a tutto tondo, pur rimanendo centrale il tema che dà il titolo alla pubblicazione, è merito di eccellenti studiosi e curatori, i quali hanno selezionato con competenza critica il cospicuo e prezioso materiale documentario conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze che illumina da diverse prospettive il profilo di un intellettuale e uomo del suo tempo e, al contempo, apre nuove prospettive di indagine sulla cancelleria e sulla struttura delle istituzioni politiche fiorentine, sulla tipologia di lettere e trattati nella Firenze tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento. Gli interessanti contributi scavano a fondo una personalità eclettica, ingegnosamente protesa verso una nuova mentalità, fino a divenire antesignano della montante avanguardia umanistica, fino a sostenere l'alto significato civile e culturale della ricerca filologica e umanistica, la promozione della lingua e della letteratura greca, il recupero e lo studio dei classici. È però fondamentale ricordare che la divulgazione della nuova cultura umanistica e la coltivazione di importanti rapporti con i più autorevoli esponenti della cultura europea fu possibile grazie alla lunga permanenza del Salutati ai vertici degli uffici della Repubblica, dove incarnò la figura del Cancelliere fiorentino per eccellenza e levò la sua parola con più strenua vis polemica di ogni altra arma per salvare dalle mire dispotiche la città di Firenze, inespugnabile fortezza della libertas Italiae, per difendere con intima convinzione il dono divino della libertà, la vita attiva, la democraticità, il senso dello stato e l'impegno civile., Mauro Pagliai Editore, 2008, 0, Soveria Mannelli: Città Calabria, 2011. A cura di V. De Francesca. Soveria Mannelli, 2011; br., pp. XXVII-336, ill. Festina lente - "Affrettati lentamente" - è il motto scelto da Aldo Manuzio, il rivoluzionario tipografo veneziano vissuto all'inizio del '500, per sintetizzare le qualità necessarie al lavoro di stampa dei libri. Ma Festina lente è anche, implicitamente, l'imperativo che guida il lavoro del bibliotecario contemporaneo impegnato a gestire il patrimonio librario dei secoli passati: la lentezza e la cura del dettaglio dovute a descrivere un materiale prezioso e affascinante, unite alla rapidità imposta dalla gestione informaticadelle informazioni catalografiche. Il Cinquecento è il secolo durante il quale la grande rivoluzione di Gutenberg fa sentire con chiarezza il suo peso culturale ed economico alla società europea. Questo catalogo descrive in un modello short title intuitivo ed amichevole il patrimonio di edizioni del XVI secolo conservato nella Biblioteca Comunale "Filippo De Nobili" di Catanzaro. Due estremi distanti cinque secoli, uniti da un tramite che è insieme protagonista e narratore di una storia densa e poliedrica: il libro antico., Città Calabria, 2011, 0, Soveria Mannelli: Rubbettino Editore, 2018. A cura di Enzo La Pera. Soveria Mannelli, 2018; br., pp. 62, ill. col., cm 16x23. (Arte Contemporanea. Testi, Saggi e Monografie). Lorenzo Tornabuoni è un pittore che ho sempre amato, da quando me lo ha fatto conoscere un gallerista, il catanese Franco Collica, col quale avevo frequenti contatti. Tornabuoni è uno dei grandi artisti figurativi della seconda metà del '900, uno dei pittori della cosiddetta "Generazione di Mezzo"; e penso a Gianquinto, Maselli, Clerici, Forgioli, tutti artisti che mi accomunavano al mio amico siciliano, col quale spesso mi accompagnavo nei suoimiei vagabondaggi d'arte alla ricerca di dipinti ed emozioni. Ricordo con piacere le visite sopratutto a Cortale da Andrea Cefaly, a Napoli da Emilio Notte e a Roma, a Trastevere da Tornabuoni. Lorenzo lavorava per lo più su tela libera dal telaio, appesa al muro, oppure su truciolare; soggetti preferiti delle sue opere sono figure nell'atto d'amore, vogatori, atleti. Questo corpus di disegni sono appartenuti a un amico dell'artista, l'attore Jorge Krimer; sono, schizzi, fogli d'album di rapida esecuzione, alcuni degli anni '70 del secolo scorso, altri della fine degli anni '90, quando Tornabuoni, a seguito dell'infarto che lo aveva colpito e della malattia cardiaca, costretto a letto e a frequenti ricoveri, aveva lasciato la pittura e realizzava quasi esclusivamente disegni e acquerelli. Il disegno in Italia non sempre ha avuto la considerazione dell'opera su tela. Oggi anche da noi questa distinzione manichea tende a scomparire; sempre di più si organizzano mostre di opere su carta, e molte gallerie propongono solo disegni acquerelli pastelli. La carta! Un materiale antico che ha contribuito a diffondere bellezza, cultura, arte: Angelico Lippi Pollaiolo, e poi Verrocchio Botticelli Perugino Leonardo Raffaello Michelangelo, e ancora Pisanello Mantegna Bellini Carpaccio Tiziano, tanto per citare artisti di tempi lontani che hanno operato su carta; carte conservate nei grandi musei di tutto il mondo, gli Uffizi a Firenze, il British a Londra. Ma mentre il disegno un tempo non veniva prodotto per essere incorniciato e appeso al muro, i disegni di oggi chiedono di essere incorniciati e appesi per far bella mostra di sè nei salotti di raffinati collezionisti. Tornabuoni è stato un eccellente disegnatore: Giovanni Testori lo preferiva al pittore; mentre Giorgio Di Genova sostiene che "per il suo innato temperamento s'è dedicato molto anche al pastello e non ha trascurato la litografia". E ancora: "Il corpo, così, è progressivamente divenuto il "topos" del discorso di Tornabuoni e, siccome l'epifania dell'amore avviene attraverso gli atti e gli atteggiamenti del corpo, ecco il tema della coppia e degli amanti, che nell'ambito del suo culto della forma costruita attraverso una pazienza che nel disegno ha il suo punto di forza, per cui gli esiti plastici finiscono per essere descritti anzichè resi pittoricamente." Voglio sperare che questo quaderno sia l'inizio per un discorso più serio e importante sulla figura dell'artista e, perchè no?!, un viatico per la compilazione del catalogo generale delle sue opere., Rubbettino Editore, 2018, 0, Crocetta del Montello: Terra Ferma, 2017. Venezia, Accademia di Belle Arti, 18 giugno - 30 settembre 2016. A cura di Gloria Vallese. Testo Italiano e Inglese. Crocetta del Montello, 2017; br., pp. 221, ill. col., cm 22x29. La mostra trae origine dallo studio di Gloria Vallese sui significati inattesi della rappresentazione scultorea dell'arcone inferiore del portale, sottarco e ghiera della Basilica di San Marco a Venezia. Il cielo stellato ha orientato naviganti e ritmato il lavoro agricolo; ha ispirato cosmologie, filosofie e religioni. Il catalogo è uno strumento indispensabile per ripercorrere il "viaggio virtuale", l'esperienza estetica e conoscitiva della mostra, rafforzando la consapevolezza dell'intreccio straordinario di linguaggi e simboli che ha dato vita e forma alla nostra cultura materiale e immateriale., Terra Ferma, 2017, 0, Roma: ICCU, 1997. A cura di Ministero beni culturali e ambientali e Sardegna Regione. Roma, 1997; br., pp. X-402, cm 18x24,5. (Catalogo delle Biblioteche d'Italia). Le biblioteche, all'interno del volume, sono ordinate per comune. Ogni scheda riporta le seguenti informazioni: codice, denominazione, indirizzo e numero di telefono; ente di appartenenza; data di fondazione; tipo di edificio; tipologia funzionale e campi di specializzazione; orario di apertura; accesso; periodo di chiusura; servizi attivi; sezioni speciali; patrimonio librario; fondi speciali; cataloghi; cataloghi speciali; spogli di materiale bibliografico; norme di catalogazione; cataloghi collettivi; comunicazioni. Segue una nota bibliografica. Gli indici consentono la ricerca per denominazione, per località, per specializzazione, per codice e per denominazione di fondo., ICCU, 1997, 0, Roma: De Luca Editori d'arte, 2006. A cura di Cardano N. Tivoli, Villa d'Este, Maggio - Ottobre 2006. Roma, 2006; br., pp. XXXI-85, ill. b/n e col., cm 21x24. La mostra, curata da Giorgio de Marchis, Maria Vittoria Marini Clarelli e Nicoletta Cardano, propone una lettura - itinerario della scultura italiana degli ultimi dieci anni attraverso la scelta di circa dieci opere di recente realizzazione o create appositamente per l'occasione. I lavori saranno esposti negli spazi all'aperto di Villa d'Este a Tivoli, uno dei capolavori dell'architettura italiana del Cinquecento, da maggio a ottobre 2006, nel momento di massimo splendore del suo giardino all'italiana. Ogni artista allestirà in un luogo prestabilito del parco, secondo un progetto di stretta e reciproca relazione, per stimolare una riflessione sul linguaggio plastico contemporaneo utilizzando i materiali più diversi: dal ferro all'acciaio, alla plastica, al vetro, alla ceramica. Si prevede l'esposizione nell'appartamento al piano terra dei progetti delle opere espose (disegni, fotografie, piccole sculture) e di materiale fotografico e documentario di presentazione dei diversi artisti. Oltre al catalogo saranno pubblicate piccole monografie dedicate ai singoli autori e all'opera in mostra, tutti editi per i tipi della De Luca. Gli scultori presenti all'evento sono: Lucilla Catania, Umberto Cavenago, Nedda Guidi, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Marcello Mondazzi, Luigi Ontani, Giuseppe Spagnulo, Mauro Staccioli., De Luca Editori d'arte, 2006, 0, San Casciano V.P.: Libro Co. Italia, 2013. A cura di Bernocchi F. e Montagano A. Prato, Spazio Mostre Valentini, 9 novembre 2013 - 12 gennaio 2014. San Casciano V.P., 2013; br., pp. 96, ill. b/n e col., tavv., cm 22x21. Moneta e Devozione è una piccola mostra, originale e preziosa. È uno scrigno di storie, di poteri e di commerci, di fede e di viaggi, di uomini illustri e di umili pellegrini. È anche un omaggio agli artigiani orafi toscani del Medioevo e del Rinascimento, idealmente collegato a quello dedicato ai grandi maestri dell'Officina pratese, grazie alla riapertura di Palazzo Pretorio. Questo catalogo arricchisce la mostra di approfondimenti e curiosità, consentendo uno sguardo sulla Prato di allora: non solo vitale centro economico ma, grazie alla sacra cintola, anche meta importante di pellegrinaggi, fucina potente di creatività e di bellezza. Una Prato che oggi abbiamo il dovere di valorizzare e far conoscere, anche nei suoi tesori più nascosti, con cura e passione. Come Francesco Bernocchi, Angelo Petrai, Alessio Montagano e Veronica Vestri hanno fatto, non solo in questa occasione. Oltre alle splendide monete, oltre all'importanza documentaria e storica del materiale esposto, la mostra e il suo catalogo sono quindi la testimonianza di un altro valore, mai come oggi prezioso per Prato: la generosità nel mettere a disposizione degli altri il proprio patrimonio di conoscenze e di energie, l'impegno disinteressato per il bene comune. Che siano d'esempio, Francesco, Angelo, Alessio e Veronica: non servono "monete" per ripagare il loro appassionato lavoro, la gratitudine è invece doverosa., Libro Co. Italia, 2013, 0, Firenze: Aska, 2013. Montevarchi, Il Cassero per la scultura, 8 giugno - 8 settembre 2013. Napoli, 2013; br., pp. 144, ill. b/n e col., tavv. col., cm 21x27. (Cataloghi). Il catalogo di "Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un percorso nella scultura italiana sul filo della materia", ci guida per quasi un secolo di storia dell'arte e ci fa comprendere come il progresso in campo industriale e la necessità di commercializzare le materie prime rinvenute dalla scienza sul territorio, ben si coniugano con la sperimentazione nel campo artistico. L'indagine precisa, la domanda sul "da quando" si utilizza l'alluminio per la scultura: da un lato la sua presenza costante e diffusa nel contemporaneo, potremmo dire quasi privilegiata, sbandierato come se tale metallo fosse il simbolo più evidente della ricerca plastica attuale, ignorando, di fatto, il suo utilizzo costante nel secolo precedente; dall'altro l'esistenza di capolavori in alluminio che si scalano con regolarità per tutto il corso del Novecento italiano e che rendono questo materiale un medium, in qualche modo, ormai "tradizionale" al pari del bronzo, del marmo o della terracotta, in perfetta sintonia cronologica ed espressiva con quanto è avvenuto nella produzione artistica internazionale., Aska, 2013, 0, Poggibonsi: Carlo Cambi Editore, 2017. A cura di Buscaroli B. Poggibonsi, 2017; cartonato, pp. 196, ill. La scultura si presenta come misura dello spazio, come forma possibile che si esercita su un limite e svela la propria misura. Un processo nel quale sembrano convivere la dimensione del progetto e quella dell'utopia; regola e passione; virtù e furore. Chi pensa che la scultura sia immobile deve ricredersi, perché ogni forma, nella sua apparente staticità, in verità muta continuamente fino a trasfigurarsi, capovolgersi, decomporsi. La sua linfa è la luce, il suo abito è la risposta. È interessante indagare il materiale con cui l'artista ha deciso di proporre la propria poetica: pietra, metallo, legno, materiali sintetici sono il colore delle emozioni, non soltanto l'abito della forma. E lo stesso colore dell' "abito" sembra mutare sotto l'influsso inesorabile del tempo che lo aggredisce. Non solo; si manifesta anche il tentativo di produrre il movimento, quasi generando la sensazione di poterlo provocare. Alcuni degli artisti in catalogo sono: Sandro Chia, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Nino Franchina, Luigi Mainolfi, Marino Marini..., Carlo Cambi Editore, 2017, 0, Livorno: Edizioni Roberto Peccolo, 2005. A cura di Finizio L. P. Livorno, 2005; ril., pp. 122, ill. col., cm 31x33. "La recente opera di Giulio De Mitri si dichiara dall'interno del nuovouniverso di forme. Vi semina le sue proposizioni materiali, l'innesto di unanuova temperie d'immagine, sovente dura e asciutta negli assetti earticolazioni ma sottesa da simboli di memoria e significazioni primarie,umanisticamente anche ancestrali. Nella continuità che assorbe il passato, laricerca pesca al suo interno e ne modifica l'uso di pratiche e linguaggiconvertendoli a nuova vita. Col cambiare dei mezzi materiali mutano anche leforme e il loro veicolo di senso. Ricerca di particolare evidenza neltrascorso biennio 2002-2004, cui è dedicata la presente raccolta di testicritici." (Luigi Paolo Finzio), Edizioni Roberto Peccolo, 2005, 0, Torino: Umberto Allemandi e C., , 2007. Brossura (wrappers). Ottimo (Fine). Catalogo della mostra tenutasi presso il Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza 22 settembre - 30 novembre 2007. Testi di Jadranka Bentini e Franco Bertoni. Antologia critica (stralci di testo di Marco Vallora, Mario Quesada, Federica Pirani et al.) Alcune fotografie in bianco e nero. Numerose tavole a colori di cui alcune a piena pagina. Biografia di Anna Revendi e Bibliografia . 16mo (cm 19x18,5). pp. 120. Ottimo (Fine). . Giosetta Fiorno ha trovato nella ceramica un mezzo espressivo particolarmente consono al suo immaginario artistico: fantastico, onirico e fiabesco. Dal 1993 a oggi, Giosetta Fioroni ha realizzato le sue opere in ceramica a Faenza, nella Bottega d'Arte Ceramica Gatti, indicando inedite possibilità espressive e più liberi modi di utilizzo di un antico materiale e aggiungendo alla sua lunga e prestigiosa carriera artistica ulteriori e significativi momenti., Umberto Allemandi e C., 2007, 0, Torino, Tip. Enrico Schioppo, 1923. Formato in 16°; 16 pagine. Brossura editoriale spillata figurata. Catalogo di materiale ed attrezzature per apicoltori.. prima edizione. Brossura. ottimo/sovraccoperta., Torino, Tip. Enrico Schioppo, 1923, 0, Torino, Lattes, 1930 circa, 8vo brossura, pp. 125 complet. ill. (Collezione didattiche : medicina, botanica, zoologia, mineralogia, ecc. ecc.), 0, Albissola Marina: Vanilla Edizioni, 2019. Traduzione di R. Sadleir. Testi di Alberto Fiz. Testo Italiano e Inglese. Albissola Marina, 2019; cartonato, pp. 64, ill. col., tavv. col., cm 21x29. Catalogo della mostra "Bruno Ceccobelli. Doppia luce", E3 arte contemporanea, Brescia, 11 maggio - 29 giugno 2019, a cura di Alberto Fiz. L'esposizione è composta da opere del 2014 (Pupille e Iridi) e una selezione di lavori dal 1985 al 1990. "Ceccobelli va incontro ad un processo di continua trasformazione dove l'opera d'arte si sviluppa nella sua autonomia attraverso frammenti numerici, rituali simbolici, calligrafie impreviste, e meccanismi compositivi non convenzionali. Un'alchimia che passa attraverso l'uso di materiali differenti quali piombo, cenere, zolfo, cera. Ma anche fibra di carbonio, cartone, malta, tessuti o pennelli sporchi di colore. Tutti questi vanno incontro a una continua metamorfosi secondo un processo duplice dove l'artista affianca gli strumenti della propria ricerca di cui diventa complice. La pittura slabbrata, ferita, contaminata, non solo transita da un materiale all'altro, ma si adagia su ogni possibile supporto tridimensionale, spesso simile a un objet trouvé, come nel caso delle icone o dei retablo con cerniere a vista uscite da qualche cantina o arrangiate in maniera piuttosto approssimativa" (dal testo di Alberto Fiz), Vanilla Edizioni, 2019, 0, Firenze: Polistampa, 2019. Firenze, 2019; cartonato, pp. 230, ill. b/n e col., cm 19x25. Il catalogo raccoglie una nutrita selezione di materiale proveniente dall'archivio personale dell'artista pistoiese Giuseppe Bartolozzi, che da decenni condivide con Clara Tesi un lungo e articolato percorso artistico "a quattro mani" ed ha esposto in mostre sia personali che collettive, in Italia e all'estero, ottenendo premi e riconoscimenti., Polistampa, 2019, 0, Firenze: Polistampa, 2009. Livorno, Granai di Villa Mimbelli, 1 marzo - 17 maggio 2009. A cura di Stefano Bruni. Firenze, 2009; br., pp. 304, ill. b/n e col., cm 24x31. Catalogo della mostra aperta al pubblico dal primo marzo fino al 17 maggio 2009 presso i Granai di Villa Mimbelli a Livorno, il volume ricostruisce i diversi stadi evolutivi degli insediamenti del territorio livornese. Attraverso la riproduzione fotografica di vasellame, bronzi e morsi equini, busti, fibule, anelli, unguentari e coppe di bucchero, la pubblicazione offre un quadro completo della storia di Livorno e del suo territorio durante il periodo etrusco e l'età romana imperiale, prendendo in considerazione sia i materiali di antico ritrovamento sia la serie dei rinvenimenti effettuati negli ultimi anni nell'area della città e nelle immediate vicinanze. La raccolta riunisce un massiccio numero di reperti archeologici databili tra il XIII secolo a.C. e il VII secolo d.C. di grande importanza storica per la ricostruzione del passato livornese e non solo, in quanto sono compresi anche significativi lotti di materiale come quello rosellano, tarquiniese ed etrusco centro-meridionale., Polistampa, 2009, 0, Padova: Il Poligrafo, 2011. Padova, 2011; br., pp. 140, ill. b/n e col., cm 21x27. Questo catalogo presenta le opere dello scultore padovano Giancarlo Milani. Milani si è formato all'Accademia di Belle Arti di Venezia, avendo come maestri Alberto Viani e Venazio Crocetti. Nei primi anni Cinquanta, poco più che ventenne, è orientato verso un'arte figurativa che riecheggia la grande lezione rinascimentale di Donatello, ma anche Arturo Martini. Collabora poi con Amleto Sartori. Negli anni Sessanta, ottiene i primi prestigiosi incarichi per monumenti e sculture. Milani, oltre al marmo, privilegia il bronzo, materiale che permette di catturare la luce e di trasformarla in valore aggiunto per l'opera. Soggetti ricorrenti diventano le forme femminili, i cavalli e i cavalieri, le scene sacre. Agli inizi degli anni Settanta, il linguaggio scultoreo di Giancarlo Milani è attratto dai suggestivi rapporti vuotopieno di Henry Moore. La sua arte diventa più astratta ed essenziale. Ancora una volta, come testimoniano le immagini del volume, la sua scultura si traduce in un dialogo costante con la materia. Elemento comune resta sempre la valenza narrativa, l'aspirazione verso una forma ideale che negli ultimi anni condurrà Milani al recupero della dimensione figurativa. Questo catalogo rappresenta una completa introduzione ad una figura significativa del panorama artistico veneto e italiano contemporaneo., Il Poligrafo, 2011, 0, Roma: Quasar, 2018. Roma, 2018; br., pp. 280, ill. b/n, cm 21x29. (Reditus. Riflessioni di Archeologia. 1). La presenza umana tra l'Appennino e la valle del Po nel VI secolo a.C. ha costituito a lungo un «mal noto episodio», a causa dei caratteri elusivi delle sue testimonianze funerarie. I sepolcreti emiliani del periodo arcaico, emersi dal terreno fin dalla seconda metà dell'Ottocento, avevano attirato l'attenzione di generazioni di peletnologi ed etruscologi, senza però essere stati oggetto di indagini sistematiche. La recente scoperta di nuovi nuclei di tombe, in occasione dei lavori per il tratto Alta Velocità Milano-Bologna, ha indotto a riconsiderare il problema nella sua interezza, impostando un catalogo di siti e corredi funerari. Il loro inquadramento complessivo ha poi offerto l'occasione per una discussione delle diverse tipologie di materiale, e per una più ampia riflessione sui modelli interpretativi storico-sociali., Quasar, 2018, 0, Arezzo: Magonza Editore, 2016. Arezzo, 2016; ril., pp. 72, ill. col., cm 19x25. Il catalogo della mostra "Franco Giuli. Opere dal 2008 al 2016" - a cura di Bruno Corà al Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese di Roma, dal 7 luglio al 4 settembre 2016 - ripercorre, attraverso le immagini dei lavori esposti e un testo critico del curatore, le recenti opere dell'artista, le sperimentazioni materiche e gli sviluppi tridimensionali della forma pittorica. "Attraverso una raffinata ed esperta gestione del materiale cartonato, munito già del proprio colore e con sapienti interventi sottrattivi o additivi a collage, Giuli inscrive decisamente la sua azione nel solco di quel polimaterismo che ha avuto diverse anime, dal Futurismo al Costruttivismo, dal Dada al Materismo, riuscendo a definire una propria originale cifra visiva non priva di echi provocatori di sconfinamenti in ambiti plastici o perfino architettonici". Una biografia insieme a una selezione di mostre personali dal 1962 ad oggi e una serie di fotografie di archivio completano il volume., Magonza Editore, 2016, 0, 23x28. Editorial MINISTERIO DE CULTURA. Madrid, 2009. Catálogo de la exposición celebrada en el Archivo General de Simancas en conmemoración del IV centenario de la expulsión de los moriscos por Felipe III. Ofrece materiales de reflexión de una época en que, como la de los siglos XVI y XVII, se tiene que aprender a convivir con la presencia del que es y piensa diferente. Código EAN: 9788481814262., 0<
2009, ISBN: 9788481814262
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23x28. Editorial MINISTERIO DE CULTURA. Madrid, 2009. Catálogo de la exposición celebrada en el Archivo General de Simancas en conmemoración del IV centenario de la expulsión de los moriscos por Felipe III. Ofrece materiales de reflexión de una época en que, como la de los siglos XVI y XVII, se tiene que aprender a convivir con la presencia del que es y piensa diferente. Código EAN: 9788481814262., 0<
ISBN: 8481814261
[EAN: 9788481814262], [PU: MINISTERIO DE CULTURA.SERV.DIST.Y VTA]
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[EAN: 9788481814262], [PU: MINISTERIO DE CULTURA]
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Informazioni dettagliate del libro - Los mariscos : españoles trasterrados
EAN (ISBN-13): 9788481814262
ISBN (ISBN-10): 8481814261
Copertina flessibile
Anno di pubblicazione: 2009
Editore: MINISTERIO DE CULTURA
167 Pagine
Lingua: spa/Spanisch
Libro nella banca dati dal 2011-03-27T03:58:58+02:00 (Zurich)
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ISBN/EAN: 9788481814262
ISBN - Stili di scrittura alternativi:
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