
ESEMPIO
La creazione del passato - Francesco Erspamer
- nuovo libroISBN: 9788838924330
La creazione del passato, libro di Francesco Erspamer, edito da Sellerio. La domanda a cui questo libro cerca di rispondere è come mai oggi la cultura - nel suo significato di insieme di … Altro …
La creazione del passato, libro di Francesco Erspamer, edito da Sellerio. La domanda a cui questo libro cerca di rispondere è come mai oggi la cultura - nel suo significato di insieme di convinzioni, usi, mentalità - sembri resistere ai cambiamenti invece che promuoverli o agevolarli. Come mai, malgrado le profonde mutazioni avvenute nell’ultimo secolo, malgrado le avanguardie, l’impegno, il postmodernismo, essa continui a rappresentare una linea difensiva che contribuisce a inibire o respingere i tentativi di rinnovamento civile, economico, sociale. Come mai insomma continui a essere così efficace il ricatto dei conservatori - sicurezza morale in cambio di meno libertà e di meno eguaglianza, identità invece di coscienza. Colpa della gente? O non piuttosto, appunto, di una cultura che educa la gente, e abitua le sue élite intellettuali, alla paura del nuovo? La tesi di questo libro è che la cultura moderna in quanto istituzione (e cioè non le opere letterarie o artistiche di per sé, liberamente prodotte e anarchicamente fruite, ma il sistema e il potere che le organizza e dà loro significato) sia sempre stata conservatrice, per definizione: che sia un apparato di produzione di passato e di valori assoluti, capace di operare con successo all’interno di una struttura in trasformazione quale la modernità ma con finalità antimoderne. Di tale “creazione del passato” vengono analizzate sia le implicazioni teoriche (da Giordano Bruno, Galileo e Vico a Freud, Heidegger, Derrida) che le rappresentazioni letterarie (da Manzoni e Leopardi a Pirandello, Proust, Levi, Pasolini, Calvino), allo scopo di contribuire alla comprensione e così al superamento di un sapere ancora pervasivo e ormai inadatto a svolgere una funzione di vigilanza e innovazione in un mondo dominato dalle nuove tecnologie, i nuovi media, il globalismo economico. Media / Libri/Scienze umane / critica letteraria e teatrale, Sellerio<
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La creazione del passato, libro di Francesco Erspamer, edito da Sellerio. La domanda a cui questo libro cerca di rispondere è come mai oggi la cultura - nel suo significato di insieme di convinzioni, usi, mentalità - sembri resistere ai cambiamenti invece che promuoverli o agevolarli. Come mai, malgrado le profonde mutazioni avvenute nell’ultimo secolo, malgrado le avanguardie, l’impegno, il postmodernismo, essa continui a rappresentare una linea difensiva che contribuisce a inibire o respingere i tentativi di rinnovamento civile, economico, sociale. Come mai insomma continui a essere così efficace il ricatto dei conservatori - sicurezza morale in cambio di meno libertà e di meno eguaglianza, identità invece di coscienza. Colpa della gente? O non piuttosto, appunto, di una cultura che educa la gente, e abitua le sue élite intellettuali, alla paura del nuovo? La tesi di questo libro è che la cultura moderna in quanto istituzione (e cioè non le opere letterarie o artistiche di per sé, liberamente prodotte e anarchicamente fruite, ma il sistema e il potere che le organizza e dà loro significato) sia sempre stata conservatrice, per definizione: che sia un apparato di produzione di passato e di valori assoluti, capace di operare con successo all’interno di una struttura in trasformazione quale la modernità ma con finalità antimoderne. Di tale “creazione del passato” vengono analizzate sia le implicazioni teoriche (da Giordano Bruno, Galileo e Vico a Freud, Heidegger, Derrida) che le rappresentazioni letterarie (da Manzoni e Leopardi a Pirandello, Proust, Levi, Pasolini, Calvino), allo scopo di contribuire alla comprensione e così al superamento di un sapere ancora pervasivo e ormai inadatto a svolgere una funzione di vigilanza e innovazione in un mondo dominato dalle nuove tecnologie, i nuovi media, il globalismo economico. Media / Libri/Saggistica / Critica letteraria, Sellerio<
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La domanda a cui questo libro cerca di rispondere è come mai oggi la cultura - nel suo significato di insieme di convinzioni usi mentalità - sembri resistere ai cambiamenti invece che promuoverli o agevolarli. Come mai malgrado le profonde mutazioni avvenute nell?ultimo secolo malgrado le avanguardie l?impegno il postmodernismo essa continui a rappresentare una linea difensiva che contribuisce a inibire o respingere i tentativi di rinnovamento civile economico sociale. Come mai insomma continui a essere così efficace il ricatto dei conservatori - sicurezza morale in cambio di meno libertà e di meno eguaglianza identità invece di coscienza. Colpa della gente? O non piuttosto appunto di una cultura che educa la gente e abitua le sue élite intellettuali alla paura del nuovo? La tesi di questo libro è che la cultura moderna in quanto istituzione (e cioè non le opere letterarie o artistiche di per sé liberamente prodotte e anarchicamente fruite ma il sistema e il potere che le organizza e dà loro significato) sia sempre stata conservatrice per definizione: che sia un apparato di produzione di passato e di valori assoluti capace di operare con successo all?interno di una struttura in trasformazione quale la modernità ma con finalità antimoderne. Di tale ?creazione del passato? vengono analizzate sia le implicazioni teoriche (da Giordano Bruno Galileo e Vico a Freud Heidegger Derrida) che le rappresentazioni letterarie (da Manzoni e Leopardi a Pirandello Proust Levi Pasolini Calvino) allo scopo di contribuire alla comprensione e così al superamento di un sapere ancora pervasivo e ormai inadatto a svolgere una funzione di vigilanza e innovazione in un mondo dominato dalle nuove tecnologie i nuovi media il globalismo economico. Libri / Scienze umane / critica letteraria e teatrale http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/223/2842223.jpg, Sellerio<
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La creazione del passato, libro di Francesco Erspamer, edito da Sellerio. La domanda a cui questo libro cerca di rispondere è come mai oggi la cultura - nel suo significato diinsieme di convinzioni, usi, mentalità - sembri resistere ai cambiamenti invece che promuoverli oagevolarli. Come mai, malgrado le profonde mutazioni avvenute nell’ultimo secolo, malgrado leavanguardie, l’impegno, il postmodernismo, essa continui a rappresentare una linea difensiva checontribuisce a inibire o respingere i tentativi di rinnovamento civile, economico, sociale. Come maiinsomma continui a essere così efficace il ricatto dei conservatori - sicurezza morale in cambio di menolibertà e di meno eguaglianza, identità invece di coscienza. Colpa della gente? O non piuttosto,appunto, di una cultura che educa la gente, e abitua le sue élite intellettuali, alla paura del nuovo?La tesi di questo libro è che la cultura moderna in quanto istituzione (e cioè non le opere letterarie oartistiche di per sé, liberamente prodotte e anarchicamente fruite, ma il sistema e il potere che leorganizza e dà loro significato) sia sempre stata conservatrice, per definizione: che sia un apparato diproduzione di passato e di valori assoluti, capace di operare con successo all’interno di una struttura intrasformazione quale la modernità ma con finalità antimoderne. Di tale “creazione del passato”vengono analizzate sia le implicazioni teoriche (da Giordano Bruno, Galileo e Vico a Freud,Heidegger, Derrida) che le rappresentazioni letterarie (da Manzoni e Leopardi a Pirandello, Proust,Levi, Pasolini, Calvino), allo scopo di contribuire alla comprensione e così al superamento di un sapereancora pervasivo e ormai inadatto a svolgere una funzione di vigilanza e innovazione in un mondodominato dalle nuove tecnologie, i nuovi media, il globalismo economico. Media / Libri/Saggistica / Critica letteraria, Sellerio<
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