Il marchese di Montespan Jean Teulé Author
- nuovo libroISBN: 9788854510227
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è… Altro …
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è passato di certo inosservato. Louis-Henri di Montespan è sulla bocca di tutti a corte. Tutti sanno che la sua magnifica consorte, Françoise de Rochechouart de Mortemart, detta Athénaïs, dama d’onore della regina, è rimasta «ferita sul campo». Di ritorno da una delle sue guerre in cerca di fortuna, Louis-Henri l’ha trovata col ventre rigonfio, e non certo della sua spada. La marchesa di Montespan, infatti, è diventata non solo uno dei piú bei fiori che Sua Maestà Luigi XIV ha colto nel «giardino» della regina, ma la sua favorita, scacciando dai lussuosi talami di Versailles la pur avvenente Louise de La Vallière. Il marchese di Montespan è sceso dalla sua vettura al centro della corte lastricata e lo sgomento è calato sui volti dei cortigiani. La sua carrozza verde mela è stata ridipinta di nero e i quattro pennacchi che ornavano gli angoli del tetto sono stati sostituiti con gigantesche corna di cervo. Al disegno del suo stemma dipinto sulle portiere, il bizzarro marchese ha fatto poi aggiungere delle corna. Le guardie, impressionate, lo lasciano passare e Louis-Henri, bardato anche lui di nero, con il viso impassibile e la mano sull’elsa della spada, raggiunge la Sala dei passi perduti, la celebre sala con il soffitto stracarico di ghirlande e voluttuose dee. Quando il monarca compare, Montespan si stupisce di quanto sia piccolo di statura e goffo coi suoi tacchi altissimi e i baffi sottili. Seguito da ministri e dignitari di corte, il re si ferma al cospetto del marchese e gli chiede il perché del suo abito nero. Dato che l’etichetta impone di scoprirsi il capo al cospetto di Sua Maestà, Louis-Henri si mette in testa un cappello grigio – il re li detesta – e risponde che porta il lutto per il suo amore, «ucciso da una canaglia». Così comincia, in queste pagine, la ribellione di Louis-Henri de Montespan, il suo crimine di lesa maestà nei confronti di un dio vivente con la pelle butterata dal vaiolo cui tutto – il fuoco e l’acqua, la notte e il giorno – è sottomesso. Così comincia anche uno straordinario romanzo in cui Jean Teulé ci restituisce lo spirito di un’epoca irresistibilmente frivola e l’avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all’ancien régime. «Jean Teulé ci restituisce l'atmosfera di un'epoca irresistibilmente frivola e l'avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all'ancien régime». L'Arena «L'atteggiamento beffardo del nobiluomo di fronte a Re Luigi XIV che gli aveva rubato la generosa moglie». Bresciaoggi «Il romanzo racconta di uno dei maggiori (se non il maggiore) cornuti che la storia conosca, il marchese Louis-Henri di Montespan». Il Giornale di Vicenza «In una lingua impeccabile, Teulé ricrea perfettamente i costumi inverecondi della nobiltà del XVII secolo». L’Express «Il marchese di Montespan assume, sotto la penna sagace di Jean Teulé, la dimensione grandiosa di un Don Chisciotte dell’adulterio». Serge Sanchez, Le Magazine littéraire «Jean Teulé possiede le parole che colpiscono al cuore. La sua descrizione del popolo piegato dalla miseria mentre a Versailles si gozzoviglia è magistrale». Marie-Françoise Leclère, Le Point Digital Content>E-books>Fiction>Fiction Literary>Fict Literary, Neri Pozza Digital >16<
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(*) Libro esaurito significa che il libro non è attualmente disponibile in una qualsiasi delle piattaforme associate che di ricerca.
Il marchese di Montespan Jean Teulé Author
- nuovo libroISBN: 9788854510227
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è… Altro …
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è passato di certo inosservato. Louis-Henri di Montespan è sulla bocca di tutti a corte. Tutti sanno che la sua magnifica consorte, Françoise de Rochechouart de Mortemart, detta Athénaïs, dama d’onore della regina, è rimasta «ferita sul campo». Di ritorno da una delle sue guerre in cerca di fortuna, Louis-Henri l’ha trovata col ventre rigonfio, e non certo della sua spada. La marchesa di Montespan, infatti, è diventata non solo uno dei piú bei fiori che Sua Maestà Luigi XIV ha colto nel «giardino» della regina, ma la sua favorita, scacciando dai lussuosi talami di Versailles la pur avvenente Louise de La Vallière. Il marchese di Montespan è sceso dalla sua vettura al centro della corte lastricata e lo sgomento è calato sui volti dei cortigiani. La sua carrozza verde mela è stata ridipinta di nero e i quattro pennacchi che ornavano gli angoli del tetto sono stati sostituiti con gigantesche corna di cervo. Al disegno del suo stemma dipinto sulle portiere, il bizzarro marchese ha fatto poi aggiungere delle corna. Le guardie, impressionate, lo lasciano passare e Louis-Henri, bardato anche lui di nero, con il viso impassibile e la mano sull’elsa della spada, raggiunge la Sala dei passi perduti, la celebre sala con il soffitto stracarico di ghirlande e voluttuose dee. Quando il monarca compare, Montespan si stupisce di quanto sia piccolo di statura e goffo coi suoi tacchi altissimi e i baffi sottili. Seguito da ministri e dignitari di corte, il re si ferma al cospetto del marchese e gli chiede il perché del suo abito nero. Dato che l’etichetta impone di scoprirsi il capo al cospetto di Sua Maestà, Louis-Henri si mette in testa un cappello grigio – il re li detesta – e risponde che porta il lutto per il suo amore, «ucciso da una canaglia». Così comincia, in queste pagine, la ribellione di Louis-Henri de Montespan, il suo crimine di lesa maestà nei confronti di un dio vivente con la pelle butterata dal vaiolo cui tutto – il fuoco e l’acqua, la notte e il giorno – è sottomesso. Così comincia anche uno straordinario romanzo in cui Jean Teulé ci restituisce lo spirito di un’epoca irresistibilmente frivola e l’avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all’ancien régime. «Jean Teulé ci restituisce l'atmosfera di un'epoca irresistibilmente frivola e l'avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all'ancien régime». L'Arena «L'atteggiamento beffardo del nobiluomo di fronte a Re Luigi XIV che gli aveva rubato la generosa moglie». Bresciaoggi «Il romanzo racconta di uno dei maggiori (se non il maggiore) cornuti che la storia conosca, il marchese Louis-Henri di Montespan». Il Giornale di Vicenza «In una lingua impeccabile, Teulé ricrea perfettamente i costumi inverecondi della nobiltà del XVII secolo». L’Express «Il marchese di Montespan assume, sotto la penna sagace di Jean Teulé, la dimensione grandiosa di un Don Chisciotte dell’adulterio». Serge Sanchez, Le Magazine littéraire «Jean Teulé possiede le parole che colpiscono al cuore. La sua descrizione del popolo piegato dalla miseria mentre a Versailles si gozzoviglia è magistrale». Marie-Françoise Leclère, Le Point Digital Content>E-books>Fiction>Fiction Literary>Fict Literary, Neri Pozza Digital >16<
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Il marchese di Montespan Jean Teulé Author
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È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è… Altro …
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è passato di certo inosservato. Louis-Henri di Montespan è sulla bocca di tutti a corte. Tutti sanno che la sua magnifica consorte, Françoise de Rochechouart de Mortemart, detta Athénaïs, dama d’onore della regina, è rimasta «ferita sul campo». Di ritorno da una delle sue guerre in cerca di fortuna, Louis-Henri l’ha trovata col ventre rigonfio, e non certo della sua spada. La marchesa di Montespan, infatti, è diventata non solo uno dei piú bei fiori che Sua Maestà Luigi XIV ha colto nel «giardino» della regina, ma la sua favorita, scacciando dai lussuosi talami di Versailles la pur avvenente Louise de La Vallière. Il marchese di Montespan è sceso dalla sua vettura al centro della corte lastricata e lo sgomento è calato sui volti dei cortigiani. La sua carrozza verde mela è stata ridipinta di nero e i quattro pennacchi che ornavano gli angoli del tetto sono stati sostituiti con gigantesche corna di cervo. Al disegno del suo stemma dipinto sulle portiere, il bizzarro marchese ha fatto poi aggiungere delle corna. Le guardie, impressionate, lo lasciano passare e Louis-Henri, bardato anche lui di nero, con il viso impassibile e la mano sull’elsa della spada, raggiunge la Sala dei passi perduti, la celebre sala con il soffitto stracarico di ghirlande e voluttuose dee. Quando il monarca compare, Montespan si stupisce di quanto sia piccolo di statura e goffo coi suoi tacchi altissimi e i baffi sottili. Seguito da ministri e dignitari di corte, il re si ferma al cospetto del marchese e gli chiede il perché del suo abito nero. Dato che l’etichetta impone di scoprirsi il capo al cospetto di Sua Maestà, Louis-Henri si mette in testa un cappello grigio – il re li detesta – e risponde che porta il lutto per il suo amore, «ucciso da una canaglia». Così comincia, in queste pagine, la ribellione di Louis-Henri de Montespan, il suo crimine di lesa maestà nei confronti di un dio vivente con la pelle butterata dal vaiolo cui tutto – il fuoco e l’acqua, la notte e il giorno – è sottomesso. Così comincia anche uno straordinario romanzo in cui Jean Teulé ci restituisce lo spirito di un’epoca irresistibilmente frivola e l’avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all’ancien régime. «Jean Teulé ci restituisce l'atmosfera di un'epoca irresistibilmente frivola e l'avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all'ancien régime». L'Arena «L'atteggiamento beffardo del nobiluomo di fronte a Re Luigi XIV che gli aveva rubato la generosa moglie». Bresciaoggi «Il romanzo racconta di uno dei maggiori (se non il maggiore) cornuti che la storia conosca, il marchese Louis-Henri di Montespan». Il Giornale di Vicenza «In una lingua impeccabile, Teulé ricrea perfettamente i costumi inverecondi della nobiltà del XVII secolo». L’Express «Il marchese di Montespan assume, sotto la penna sagace di Jean Teulé, la dimensione grandiosa di un Don Chisciotte dell’adulterio». Serge Sanchez, Le Magazine littéraire «Jean Teulé possiede le parole che colpiscono al cuore. La sua descrizione del popolo piegato dalla miseria mentre a Versailles si gozzoviglia è magistrale». Marie-Françoise Leclère, Le Point Digital Content>E-books>Fiction>Fiction>Literary Fict, Neri Pozza Digital >16<
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Jean Teule:Il marchese di Montespan
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È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è passato di cer… Altro …
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è passato di certo inosservato. Louis-Henri di Montespan è sulla bocca di tutti a corte. Tutti sanno che la sua magnifica consorte, Françoise de Rochechouart de Mortemart, detta Athénaïs, dama donore della regina, è rimasta «ferita sul campo». Di ritorno da una delle sue guerre in cerca di fortuna, Louis-Henri lha trovata col ventre rigonfio, e non certo della sua spada. La marchesa di Montespan, infatti, è diventata non solo uno dei piú bei fiori che Sua Maestà Luigi XIV ha colto nel «giardino» della regina, ma la sua favorita, scacciando dai lussuosi talami di Versailles la pur avvenente Louise de La Vallière. Il marchese di Montespan è sceso dalla sua vettura al centro della corte lastricata e lo sgomento è calato sui volti dei cortigiani. La sua carrozza verde mela è stata ridipinta di nero e i quattro pennacchi che ornavano gli angoli del tetto sono stati sostituiti con gigantesche corna di cervo. Al disegno del suo stemma dipinto sulle portiere, il bizzarro marchese ha fatto poi aggiungere delle corna. Le guardie, impressionate, lo lasciano passare e Louis-Henri, bardato anche lui di nero, con il viso impassibile e la mano sullelsa della spada, raggiunge la Sala dei passi perduti, la celebre sala con il soffitto stracarico di ghirlande e voluttuose dee. Quando il monarca compare, Montespan si stupisce di quanto sia piccolo di statura e goffo coi suoi tacchi altissimi e i baffi sottili. Seguito da ministri e dignitari di corte, il re si ferma al cospetto del marchese e gli chiede il perché del suo abito nero. Dato che letichetta impone di scoprirsi il capo al cospetto di Sua Maestà, Louis-Henri si mette in testa un cappello grigio il re li detesta e risponde che porta il lutto per il suo amore, «ucciso da una canaglia». Così comincia, in queste pagine, la ribellione di Louis-Henri de Montespan, il suo crimine di lesa maestà nei confronti di un dio vivente con la pelle butterata dal vaiolo cui tutto il fuoco e lacqua, la notte e il giorno è sottomesso. Così comincia anche uno straordinario romanzo in cui Jean Teulé ci restituisce lo spirito di unepoca irresistibilmente frivola e lavventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine allancien régime. «Jean Teulé ci restituisce l´atmosfera di un´epoca irresistibilmente frivola e l´avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all´ancien régime». L´Arena «L´atteggiamento beffardo del nobiluomo di fronte a Re Luigi XIV che gli aveva rubato la generosa moglie». Bresciaoggi «Il romanzo racconta di uno dei maggiori (se non il maggiore) cornuti che la storia conosca, il marchese Louis-Henri di Montespan». Il Giornale di Vicenza «In una lingua impeccabile, Teulé ricrea perfettamente i costumi inverecondi della nobiltà del XVII secolo». LExpress «Il marchese di Montespan assume, sotto la penna sagace di Jean Teulé, la dimensione grandiosa di un Don Chisciotte delladulterio». Serge Sanchez, Le Magazine littéraire «Jean Teulé possiede le parole che colpiscono al cuore. La sua descrizione del popolo piegato dalla miseria mentre a Versailles si gozzoviglia è magistrale». Marie-Françoise Leclère, Le Point Il marchese di Montespan eBook ePUB 15.04.2015 eBooks>Fremdsprachige eBooks>Italienische eBooks, Neri Pozza, .201<
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Jean Teulé, Riccardo Fedriga:Il marchese di Montespan
- nuovo libro 2004, ISBN: 9788854510227
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è passato di cer… Altro …
È il 20 settembre del 1668 e il marchese di Montespan è appena arrivato alla corte di Saint-Germain-en-Laye, dove Luigi XIV tiene il suo gran Consiglio. Il suo arrivo non è passato di certo inosservato. Louis-Henri di Montespan è sulla bocca di tu Literary, Fiction & Literature, Il marchese di Montespan~~ Jean Teulé, Riccardo Fedriga~~Literary~~Fiction & Literature~~9788854510227, it, Il marchese di Montespan, Jean Teulé, Riccardo Fedriga, 9788854510227, Neri Pozza, 04/15/2015, , , , Neri Pozza, 04/15/2015<
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